Quando la persona si trova ad affrontare un trauma inizialmente prova uno stato di shock (“non è vero, non può essere vero e perché è capitato proprio a me?”) accompagnato da sensazioni di rabbia, paura, tristezza e negazione per l’accaduto, dimostrando a se stessa e al mondo esterno di star bene, fino a giungere alla presa di coscienza della situazione che può provocare anche ferite indelebili con effetti significativi nella sua esistenza.
Si stima che un trauma psicologico grave su tre potrebbe sviluppare un disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Il PTSD è una forma di disagio mentale che può svilupparsi a seguito di eventi angosciosi e soverchianti quali:
I sintomi più comuni di PTSD che si prolungano oltre un mese dall’evento traumatico includono:
I sopravvissuti ai traumi mentre cercano di dare un senso a ciò che hanno vissuto sulla propria pelle è come se guardassero il mondo attraverso la lente di un caleidoscopio: così come il movimento fluido delle tesserine colorate del caleidoscopio può cambiare in forma e colore all’interno di un processo di cambiamento che non si ferma mai, la persona giunge a compiere un processo di ricostruzione della propria capacità di far fronte, ricostruire e dare un significato alle esperienze avverse della vita.
Le persone prenderanno i pezzi della propria storia avversa (le perline colorate del caleidoscopio) e cercheranno di rimetterli insieme come erano prima dell’evento, per poi giungere ed accettare che la realtà presente non possa mai essere com'era in passato, dandosi la possibilità di evolvere verso una direzione positiva e costruendo qualcosa di nuovo all’interno del naturale processo di assimilazione dell’esperienza.
Spesso la persona dopo un evento traumatico si ritrova a negare l'esperienza del trauma. Un percorso di psicoterapia fornisce l’opportunità per riconoscere ed accettare ciò che è accaduto, integrando il trauma nella propria storia di vita, adattandosi al processo di cambiamento che comporta vivere nel momento presente, con nuovi scopi, valoro e significati più autentici.
Gli eventi traumatici possono essere difficili da superare, ma esiste un potenziale di cambiamento positivo dopo il trauma attraverso un’esperienza di “crescita post-traumatica” che si esprime con esiti positivi quali il ripristino e/o il miglioramento delle preesistenti capacità di autoregolazione emotiva e comportamentale che sono state interrotte dal trauma.
La persona che ha integrato il trauma non è definita da esso, migliora la cura di sé, sviluppa una marcata autostima e conoscenza della propria saggezza intrinseca all’interno del processo di adattamento al trauma che porta alla crescita post-traumatica che favorisce:
Nel trattamento dei casi gravemente debilitanti per PTSD è utile la terapia farmacologica affiancata dalla psicoterapia, che risulta particolarmente efficace attraverso la terapia cognitivo comportamentale (CBT) ed il trattamento di desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari (EMDR).
La guida esperta di un professionista può accompagnare la persona nella rilettura della storia degli eventi di vita, nella rielaborazione dei suoi vissuti, esplorando i cambiamenti positivi della vita derivanti dalla re-inquadratura dell'impatto del trauma, perché se vero è che un trauma cambia la vita dell’individuo, è vero anche che può cambiarla in meglio.
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Dr.ssa Daria Carli Giori
Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Sesto Calende (VA)
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