Indipendentemente dalle modalità e dalla profondità del legame di coppia, esso viene instaurato e guidato dalla affettività e dalla sessualità che, venendo a mancare, provocano sofferenze e trasformazione del legame stesso.
Quando manca l’aspetto della sessualità la coppia vive in una condizione di accudimento ove vi è difficoltà
di attivazione del desiderio sessuale (come spesso accade in occasione di una malattia).
Quando manca l’aspetto della affettività la coppia mostra una sessualità guidata da istinti ed emotivamente poco condivisa e partecipata: i partner possono sentirsi poco coinvolti al punto da non rendersi conto di un eventuale malessere dell’altro.
Spesso i partner rimangono in silenzio, per vergogna o per paura di offendere l’altro. La conoscenza e la comprensione del partner inizia dalla consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle sue sensazioni che, se condivisa, “sopra e sotto le lenzuola” può incrementare il reciproco piacere al fine di giungere ad un dialogo aperto e rispettoso.
Il desiderio sessuale fluttua naturalmente in diversi momenti della vita di una persona ma, se il disagio persiste da più di tre mesi e soprattutto se sta avendo un impatto negativo sulle relazioni, sulla salute fisica e sul benessere emotivo e sul senso di sé risulta utile comprendere se si tratta di un disturbo sessuale.
Secondo il Manuale Diagnostico dei Disturbi mentali (DSM 5) le disfunzioni sessuali riguardano una alterazione del funzionamento sessuale che deve durare per diversi mesi; può essere sempre stata presente, fin dalle prime esperienze, essere sopraggiunta in un secondo momento, o in periodi o situazioni specifiche (situazionale).
Tale alterazione negli uomini si può esprimere attraverso:
Tale alterazione nelle donne si può esprimere attraverso:
Sebbene i problemi sessuali si manifestino spesso in modo simile nelle persone, le ragioni per cui si verificano possono essere soggettive. I disturbi sessuali siano più spesso associati all'età avanzata, e questa è la fascia d'età che ha maggiori probabilità di essere colpita, i problemi sessuali possono affliggere persone di qualsiasi età.
Vi sono alcune condizioni di salute che possono causare disfunzione erettile negli uomini: malattie cardiache, diabete, ipertensione, aumento dei livelli di colesterolo, bassi livelli di testosterone, l'uso di droghe, il consumo di alcol e il fumo. Nelle donne una causa comune di mancanza di desiderio sessuale deriva dagli squilibri ormonali della gravidanza e della menopausa che possono avere un impatto sulla vita sessuale.
L'eccitazione e la soddisfazione sessuale sono tanto una risposta emotiva e psicologica quanto fisica, quindi sperimentare alti livelli di ansia durante il sesso può naturalmente avere un effetto dannoso sull’esperienza sessuale. Anche lo stress e l'ansia sperimentati in seguito a cambiamenti di vita (licenziamento, pensionamento, stress finanziario, avere un bambino, etc.) possono creare livelli di stress che hanno un potenziale effetto a catena sulla vita sessuale di una persona o di una coppia.
Durante una consulenza vengono prese in considerazione diversi fattori, tra cui:
Sperimentare problemi sessuali può avere un enorme impatto sulla vita di una persona che potrebbe sentirsi alienata, come se ci fosse qualcosa di "sbagliato" in lei. La maggioranza dei problemi sessuali non solo sono estremamente comuni, ma anche curabili. Alcuni problemi sessuali fisici sono prontamente trattati con farmaci. Altri problemi sessuali, come quelli derivanti da depressione, altri problemi di salute mentale, dipendenza e bassa autostima possono essere trattati con l'aiuto della psicoterapia.
Darsi la possibilità di confrontarsi su un ambito così importante è un’opportunità a cui la coppia non dovrebbe rinunciare al fine di costruire nuove conoscenze che possono essere inserite nelle narrazioni di sé e di sé con l'altro. Al fine di conoscere meglio se stessi e l’altro può essere utile intraprendere una consulenza sessuologica che può riguardare:
La persona che esperisce un “vuoto” di affetto sperimenta una sensazione di mancanza, di solitudine e di abbandono spesso originatesi durante l’infanzia e autoalimentatesi nel corso del tempo, all’interno di relazioni affettive disfunzionali, al fine di ottenere anche solo una “briciola” di attenzione, anche a costo di scendere a compromessi pur di mantenerne la vicinanza ed ottenere un po’ di affetto.
Il vuoto può venire colmato dalla ricerca di una presenza all’interno di una relazione di co-dipendenza che rappresenta un modello di comportamento che diventa la "norma" nel tempo. La co-dipendenza descrive qualsiasi relazione, i cui confini tra gli individui sono sfocati, violati o inesistenti, che si forma intorno a una disfunzione (come può essere una dipendenza da alcol o gioco d'azzardo) in cui un partner è in maniera malsana preoccupato delle esigenze dell'altro, invece che delle proprie.
Spesso la dipendenza di un partner costituisce la base del suo legame con l’altro: i partner non stanno necessariamente insieme perché vogliono esserlo, ma sono insieme perché devono esserlo (“perché solo io posso salvarlo”) oppure non saprebbero come vivere altrimenti.
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Dr.ssa Daria Carli Giori
Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Sesto Calende (VA)