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Quando la fecondazione in vitro non funziona.

Quando la fecondazione in vitro non funziona.

 Il lutto per il bambino che non c'è mai stato

L'infertilità è un evento relativamente comune: colpisce una coppia su sei. Si stima che il 5% delle coppie nel mondo occidentale soffra di infertilità primaria (l'incapacità totale di concepire e avere figli) o secondaria (l'incapacità di concepire o di portare a termine una gravidanza dopo la nascita di uno o più figli).

Le coppie difronte ad una diagnosi di infertilità sono spesso disorientate, confuse e costernate.

Le coppie che lottano per concepire un figlio possono sperimentare un calderone di emozioni, soprattutto quando la fecondazione in vitro non ha il successo sperato: ciò che rimane è il dolore, la fine della speranza e un abisso dal quale emerge la domanda "e poi?".

A volte la persona arriva a rimproverarsi di sentirsi in lutto e può chiedersi “Per cosa sto veramente soffrendo? Non ho mai avuto un bambino, quindi non posso averne perso uno… altre persone se la passano peggio di me, quindi non ho diritto di sentire questo dolore”.

L'infertilità è un processo altamente individuale che colpisce ogni coppia a modo proprio ed esacerba le loro idiosincrasie e le loro dinamiche relazionali.

L'incapacità di procreare può scatenare sia ansia che depressione: spesso, infatti, la depressione segue un trattamento di fecondazione in vitro fallito e l'altalena tra speranza e disperazione lascia cicatrici nella psiche della persona che può sentirsi sopraffatta da un senso di futilità nella propria vita. Anche la vergogna può accompagnare questi sentimenti e amplifica il desiderio di "essere come tutti gli altri" e la frustrazione di non poterlo realizzare.

L'impatto psicologico dell'infertilità

Le cause dell'infertilità sono generalmente viste e trattate prevalentemente come fisiologiche e gli effetti psicologici della diagnosi e dei trattamenti non sono sempre ben compresi e/o considerati dalla coppia.

Lo stress, la tensione cronica e l'ansia sono fortemente associati a un concepimento difficile e spesso precedono e contribuiscono notevolmente alla diagnosi di infertilità. I problemi sessuali in risposta allo stress coinvolto nel trattamento e negli interventi di fertilità non sono rari, aggiungendo un altro livello di disagio.

Spesso si presume che gli uomini siano meno angosciati dalla diagnosi rispetto alle donne quando il problema di sterilità viene attribuito alle partner ma, nel caso la responsabilità venga loro attribuita allora essi sperimentano gli stessi livelli di ansia e depressione, bassa autostima e stigma associati all'infertilità femminile.

L'infertilità o l'assenza involontaria di figli è simile al lutto ma, a differenza del lutto, la risoluzione e l'accettazione non sono sempre lo stadio finale in quanto le speranze delle coppie vengono continuamente risollevate dalle nuove tecnologie e dai progressi della medicina riproduttiva, con un significativo impatto sulla relazione di coppia e sulla salute fisica ed emotiva.

Come affrontare le paure dell'infertilità

L'infertilità può facilmente diventare un'esperienza di stigma e solitudine dolorosa.

L’incapacità di soddisfare le aspettative della società lascia la persona alle prese con una crisi di identità e un senso di tradimento ("Non è così che doveva essere la vita"). La rabbia, l'isolamento e la difficoltà ad adattarsi alla nuova realtà si ripercuotono sul funzionamento quotidiano.

I trattamenti per l'infertilità sono spesso invasivi (per esempio i farmaci assunti per promuovere l'ovulazione o per prevenire aborti spontanei) e dispendiosi in termini di tempo e costosi: la vita privata e intima diventa il fulcro del trattamento e la stessa vita della coppia (che era off limits per gli altri) viene esposta, facendo sentire gli individui vulnerabili e fuori controllo.

L'impatto psicologico della diagnosi e dei trattamenti dell'infertilità sulle relazioni di coppia dovrebbe essere affrontato all’interno di un percorso di supporto psicologico per creare uno spazio ove si possano onorare ed accettare i vissuti emotivi che vanno dall'insopportabile senso di perdita e di frustrazione (come se la propria vita si sia bloccata), ad un senso di alienazione sociale e di isolamento da amici e familiari che sembrano godere di una vita familiare apparentemente facile o non sembrano capire cosa si prova a desiderare invano un bambino.

La terapia offre la possibilità di un viaggio utile ad identificare ed elaborare le emozioni legate al lutto (come la rabbia, il risentimento, la gelosia, la paura e la tristezza), al fianco di un Professionista del benessere psicologico che è in grado di ascoltare i sentimenti della persona, comprenderne l’esperienza per guidarla attraverso la sofferenza verso la libertà, la scelta e la connessione.

Per saperne di più o per prendere un appuntamento è possibile utilizzare l’apposito modulo oppure contattarmi via e-mail o telefono.


Dr.ssa Daria Carli Giori
Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Sesto Calende (VA)

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