• Home
  • Articoli
  • Fidarsi dell'incertezza: quando l’autocompassione è la chiave per superare l'insicurezza

Fidarsi dell'incertezza: quando l’autocompassione è la chiave per superare l'insicurezza

Fidarsi dell'incertezza: quando l’autocompassione è la chiave per superare l'insicurezza

L'incertezza è un aspetto inevitabile della vita. Le persone hanno diversi livelli di tolleranza quando si tratta di affrontare l'incertezza.

Soprattutto in tempi di cambiamento o di transizione ci si aggrappa alle certezze per ancorarsi perché gli eventi futuri possono essere incerti e l’incertezza e l’imprevedibilità possono far sperimentare alla persona un senso di angoscia, di ansia e di impotenza.

La paura dell'incertezza è correlata alla paura di perdere il controllo che fa vivere in modo intollerabile qualsiasi incertezza: quando la persona sente di non essere in grado di controllare l'esito di eventi futuri tende ad anticipare il disastro con un atteggiamento che la porta a preoccuparsi eccessivamente, cercando di prendere il controllo della situazione e facendo tutto il possibile per allontanarsi o evitare l'ignoto.

Spesso, tuttavia, questo atteggiamento porterà ancora più ansia ed esaurimento.

Quali sono le cause della paura dell'incertezza?

La paura dell’incertezza è radicata nelle ansie precoci dei bambini e nel loro bisogno di sicurezza che si forma nei primi anni di vita e continua nell'età adulta. Queste ansie primitive sono legate alle ansie di sopravvivenza (la fame infantile, la paura di morire, il timore dell'abbandono e della separazione) che possono manifestarsi con pianto, urla e tensione muscolare.

Se i vissuti emotivi non vengono contenuti e restituiti da coloro che si prendono del bambino le emozioni primitive possono prendere la forma di attacchi di ansia o panico e, nell'età adulta, possono dare origine a sentimenti di insicurezza e impotenza: gli adulti che si trovano in situazioni ansiogene dove dominano sensazioni di paura e di impotenza potrebbero quindi replicare i sentimenti vissuti durante la prima infanzia.

L’insicurezza e la paura di perdere il controllo

Durante l'infanzia si costruiscono strategie difensive per proteggersi dalla vulnerabilità e dai sentimenti difficili vissuti dal bambino. I cambiamenti e gli eventi incerti della vita scuotono tali difese provocando ansia, attacchi di panico, paura di perdere il controllo e anche paura della morte.

La paura di perdere il controllo deriva dalla paura di sentire sentimenti dolorosi da sopportare come la disperazione, l'impotenza, la rabbia, il dolore e la solitudine. La paura dell'incertezza e la necessità di avere il controllo sono dovuti dal fatto che non ci si sente sicuri e protetti all'interno della propria pelle.

Se da bambini si è stati emotivamente e/o fisicamente trascurati da chi è preposto alla cura e protezione, da adulti ci si potrà sentire non in grado di fidarsi dell’ambiente esterno per provvedere ai propri bisogni e di fronte a eventi incerti la paura potrà essere avvertita così insopportabile che si tenterà di negarla, reprimerla o fare tutto il possibile per eliminarla.

Come la terapia può aiutare superare l'insicurezza

Per essere in grado di affrontare le paure e sentirsi radicati si dovrebbe imparare ad “abbassare la guardia”, permettendosi di entrare in contatto con le insicurezze: per sentirsi radicati e sicuri occorre "nominare" e tollerare sentimenti vulnerabili che possono albergare in qualche parte dell’inconscio, in attesa di essere riconosciuti e sentiti.

Le convinzioni apparentemente inutili e debilitanti per quanto assurde possano sembrare alla mente razionale adulta hanno svolto un ruolo benevolo e amorevole nella sopravvivenza della persona e spesso celano e proteggono una ferita profonda. Ignorare tali convinzioni, respingerle o semplicemente ricoprirle di altre convinzioni più positive significa ignorare le lezioni che riservano: quando si coglie l’opportunità di apprendere da queste lezioni si crea la possibilità di guarire ed evolversi in una versione più libera, più appagata e aperta di se stessi.

Quando ci si volge verso queste vecchie ferite, piuttosto che allontanarsi da esse, si prova una profonda compassione per le parti bambine di se stessi che non sono mai cresciute. Un percorso di consapevolezza del Sé offre una preziosa opportunità per trovare amore e gratitudine anche per i meccanismi che hanno protetto ed aiutato a sopravvivere in contesti disfunzionali di vita al fine di riconnettersi con gioia, amore, intimità ed assertività, verso il rinnovamento di una vita nuova ed appagante.

Per saperne di più o per prendere un appuntamento è possibile utilizzare l’apposito modulo oppure contattarmi via e-mail o telefono.


Dr.ssa Daria Carli Giori
Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Sesto Calende (VA)

Aree di intervento

Servizi

  • Promozione del benessere psicologico
  • Prevenzione del disagio psichico
  • Consulenza e sostegno psicologico individuale e di coppia
  • Psicodiagnosi e valutazione neuropsicologica
  • Sostegno alla genitorialità e Parent Training

Tipologie di intervento

  • Colloqui psicologici individuali
  • Colloqui psicologici con la coppia
  • Colloqui psicologici rivolti a gruppi omogenei
  • Psicodiagnosi e Valutazione Neuropsicologica
  • Stesura di relazioni psicologiche

P.I. 03750780128
© 2024. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.
www.psicologi-italia.it