Ansia e Paura
Spesso nel linguaggio comune ansia, paura e panico vengono usati come sinonimi, pur avendo differenti significati: mentre la paura è la risposta emotiva a una situazione (reale o ritenuta tale) che si sta verificando nel momento attuale ed è spesso associata a reazioni fisiologiche repentine (risposte di attacco /fuga davanti a una minaccia) da parte del Sistema Nervoso Autonomo; l’ansia è l’anticipazione di una minaccia futura (sicura o probabile) spesso associata a tensione muscolare continua e accompagnata da pensieri “intrisi” di ipotesi, congetture, rimuginii, in previsione di un futuro pericolo che portano a comportamenti caratterizzati da evitamento o prudenza eccessiva; infine l’attacco di panico (presente in molti disagi psicologici) compare improvvisamente con un forte e intenso disagio che raggiunge il picco in pochi minuti ed è accompagnato da specifici sintomi fisici e/o cognitivi che possono presentarsi in risposta a un oggetto o a una situazione temuta, oppure senza una ragione evidente.
La paura e l’ansia si rivelano utili risorse per la sopravvivenza della persona ma, quando arrivano a condizionarne negativamente la vita con una reazione costante di allarme e di blocco (il panico), allora potrebbe essere utile l’aiuto di un sostegno psicologico e/o di una psicoterapia da parte di un professionista della salute psicologica, al fine di ripristinare la sicurezza e riconquistare la possibilità di vivere senza sentirsi costantemente minacciati dall’ansia e dal panico.
Ansia: di cosa si tratta?
Lo stato d’ansia e paura per il proprio stato di salute può sviluppare sintomi fisici interpretati in modo catastrofico (“paura di perdere il controllo”) confermando e amplificando l’iniziale pericolosità dell’evento temuto.
I sintomi più comuni:
I sintomi fisici dell'ansia includono:
La caratteristica della maggior parte di questi sintomi è una sovrapproduzione di adrenalina. I sintomi quando si sperimentano purtroppo promuovono un'ulteriore produzione di adrenalina, creando così un circolo vizioso che influisce sulla vita quotidiana. Le persone con sentimenti di ansia travolgenti possono ritirarsi dalle situazioni sociali e lavorative e la loro ansia le convince che sono incapaci e inadeguate. Le relazioni possono diventare difficili da mantenere man mano che i partner si sentono spinti da ciò che percepiscono come il rifiuto della persona ansiosa e spesso dalla loro cronica mancanza di fiducia in se stessi.
L'ansia situazionale è spesso una reazione acuta allo stress. I sintomi possono comparire prima o dopo la situazione stressante. Ciò può verificarsi nei momenti di grave stress della vita, come un lutto o a seguito di un incidente, ma anche in situazioni più comuni come un esame o colloquio di lavoro. In questi casi i sintomi dell'ansia tendono a calmarsi entro poche ore dall'evento, ma per alcune persone i sintomi e i sentimenti di accompagnamento possono indugiare più a lungo come esito di adattamento a rotture di relazioni, un licenziamento o l'avvio di un nuovo lavoro.
Le fobie sono spesso etichettate come irrazionali, poiché dal punto di vista di un estraneo la paura è sproporzionata rispetto alla situazione. Una fobia può spesso portare a sentimenti di ansia anche al solo pensiero di dover entrare in contatto con la situazione temuta.
Una delle fobie più comuni è il disturbo d'ansia sociale (o fobia sociale) che è caratterizzata dalla convinzione di essere osservati e giudicati dalle persone, pur avendo la convinzione di essere inutili e non di grande interesse per gli altri. La conseguenza è il ritiro e l’isolamento nel tentativo di evitare situazioni sociali in cui si teme di imbattersi in situazioni imbarazzanti o inadeguate.
Altre fobie che sono comunemente legate all'ansia: agorafobia, claustrofobia, paura di essere soli, paura del soffocamento, paura della guida, paura del parlare in pubblico, paura degli animali e paura degli aghi.
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Dr.ssa Daria Carli Giori
Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Sesto Calende (VA)
